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Sergio Emmanuele Anastasio
Fondatore di Emmanuel Radio Television
Fu uno dei primi ad infrangere il monopolio RAI
(1973)

Sergio Emmanuele Anastasio nasce ad Ancona il 14 giugno 1930, fin da giovane si appassiona alla fotografia ed inizia l’attività di fotografo, nell'immediato dopoguerra inizia a collaborare come fotoreporter con il CORRIERE ADRIATICO, IL RESTO DEL CARLINO, IL MESSAGGERO, TEMPO e CRIMEN.. Ultimati gli studi inizia ad appassionarsi di regia, gira anche un Carosello interpretato da Franco Franchi e Ciccio Ingrassia e diversi filmati per aziende private, fonda anche una scuola di cinema il Centro Studi Cinematografico. Siamo negli anni ’60, quelli del boom economico.  In seguito ad un viaggio negli  Stati Uniti e in Canada, visitando alcune stazioni televisive locali, rimane colpito dal modo di fare televisione in quei paesi: tante emittenti e tutte in mano ai privati, chiunque può trasmettere acquistando degli spazi televisivi dalle emittenti e procurandosi degli sponsor.  
Rientrato in Italia Sergio Emmanuele Anastasio da vita a una tv via cavo Tv Emmanuel e alla società Emmanuel Radio Television.  Anastasio con alcuni amici collega alcuni pubblici esercizi con il cavo, ed anche alcune case, è  il 14 giugno 1968 (giorno del suo trentottesimo compleanno) con un film, IL SORPASSO di Dino Risi (uscito sei anni prima, cosa impensabile per la Rai di allora che trasmetteva film vecchi di venti anni) si inaugurano i programmi di Tv Emmanuel. Anastasio, senza saperlo, ha anticipato la pay tv di molti anni.  "Fu la mia passione per il cinema a farmi prendere la decisione di irradiare prima via cavo e poi via etere dei film". La vita è dura per Anastasio e la sua tv, nessuno parla di lui, la cosa rimane a livello locale, la svolta per la tv e per il Nostro è all’inizio degli anni ’70. Durante l’ennesimo viaggio in America, nel 1972, questa volta come aiuto-regista di Roy Hill nel film LA STANGATA con Paul Newman, Anastasio conosce il direttore di una tv privata canadese: "l’emittente si chiamava Canale 9 – ricorda Emmanuel – e mi commissionò un programma sugli italo-canadesi. Tornato in Italia andai ad intervistare gli italiani (non solo marchigiani) che avevano parenti in Canada, gli indirizzi me li forniva l’emittente, l’esperienza andò avanti per parecchi anni, con i soldi che guadagnavo con la tv canadese riuscivo a tenere in vita la tv via cavo. In America imparai a fare la vera tv, con sponsor e programmi da vendere con spazi pubblicitari. Il 14 luglio 1973 Anastasio da il via alle trasmissioni sperimentali di Radio Emmanuel (allora forse è questa la prima radio privata italiana?) ed inizia a proporre sulla tv via cavo alcuni programmi "autoprodotti" come un TG locale, documentari  e rubriche culturali. Il 14 luglio 1974 Tv Emmanuel inizia le sue trasmissioni via etere irradiando i suoi programmi dal canale UHF 53. Il nome di Anastasio intanto figura nella famosa sentenza della Corte Costituzionale del luglio del 1974, unitamente a lt Peppo Sacchi (TeleBiella), lt Paolo Romani (Telelivorno), Paolo Cattozzi (TeleReggio), Silvestro Murtas (TeleNovara), ed altri pionieri. "Scelsi di iniziare le trasmissioni della radio il 14 luglio 1973 e quelle della tv via etere il 14 luglio 1974 per provocare: come i rivoluzionari presero la Bastiglia, io occupavo l’etere. Tutti aspettavano di vedere se finivo in galera o se avrei vinto la battaglia". Sergio Emmanuele Anastasio si può pertanto ritenere il pioniere della televisione privata italiana, sostiene di avere anticipato Peppo Sacchi, la  differenza è che il caso "Emmanuel Radio Tv", inizialmente non fece scalpore poiché ne parlò solo un piccolo giornale locale, mentre quello di Peppo Sacchi ebbe rilievo sui giornali nazionali.  Anche radiofonicamente parlando Anastasio è stato un precursore anticipando Radio Bologna, Radio Valle Camonica, Radio Parma, Radio Milano Palmanova e Radio Milano International.  Anastasio si vanta di avere aperto la strada non solo ad altre emittenti italiane, ma anche alle tv europee: "tutti mi chiamavano per chiedermi consigli: erano altri pionieri, i famosi tupamaros del video, che decidevano di dare vita nella propria città ad una tv locale. Ma la sentenza della Corte Costituzionale fu importante anche in Europa poiché il monopolio vigeva anche in Francia, Germania, ed altre nazioni". Si può praticamente dire che Sergio Emmanuele Anastasio abbia portato l’America in Europa. "I consigli che diedi ai primi pionieri delle tv via cavo in Italia furono due: quello di registrarsi come testata giornalistica in Tribunale e di fare collaborare un giornalista professionista con la tv. L’articolo 21 della Costituzione non poteva essere cancellato, saremo andati in Tribunale proprio facendo appello all’articolo 21, e avremmo vinto la causa". Il governo di allora –ricorda sempre Anastasio – presieduto da Giulio Andreotti con il ministro Gioia, legiferò in favore del monopolio e contro la libertà di antenna, ma una legge del genere non era prerogativa del governo bensì del parlamento. Contro le tv private si pronunciarono i tre grandi partiti (comunisti, democristiani e socialisti), erano favorevoli soltanto i liberali e i missini, i repubblicani si astennero. Ugo LaMalfa però ci diede ragione sostenendo che un simile provvedimento doveva essere discusso in Parlamento e chiese le dimissioni del ministro per "incapacità e incompetenza". "Sul numero 0 di Millecanali (la più prestigiosa rivista del settore nata nel 1974 con il nome di Millecanali Tv, ndr) – mi dice Anastasio – si parla del mio Centro Studi Cinematografico e vi sono interviste ai politici in merito alla rottura del monopolio Rai".
La famosa sentenza della Corte Costituzionale liberalizzò l’etere, non solo Radio Tv Emmanuel ma altre televisioni non furono più considerate clandestine, e così iniziò "l’avventurosa storia della televisione privata in Italia". L’esperienza di Radio Tv Emmanuel dura fino al 1982: "nove anni indimenticabili, con grandi gratificazioni", Anastasio fa di tutto: regista, editore, conduttore del tg e lettore del gr: "ero avvantaggiato dal fatto di avere studiato dizione, materia che oggi insegno io a mia volta".  Anastasio si avvale della collaborazione di due o tre persone, la radio trasmette per 10 ore al giorno, la tv per sei ore.  L’etere allora non era intasato, in zona non erano ancora nate altre emittenti private, la mia tv riusciva a coprire buona parte del litorale adriatico (fino a Trieste e sulla costa dell’allora Jugoslavia), paradossalmente non era però visibile oltre il Monte Conero che ostruiva. Sergio Emmanuele Anastasio mi ha ricordato che era stato contattato telefonicamente da alcuni triestini che avevano richiesto alcuni film da mandare in onda sulla sua emittente. Il successo di Tele Radio Emmanuel portano Anastasio, fra la seconda metà degli anni ’70 e l’inizio degli anni ’80, ad essere ospitato da programmi televisivi su circuiti nazionali, in primis al MAURIZIO COSTANZO SHOW. " Costanzo mi aveva già invitato in Rai quando era ancora un autore di testi e lavorava in radio, ricordo che mi invitò al programma radiofonico PASSAPAROLA.  
Fui anche vittima dell’ironia della Rai  con il programma ONDA LIBERA con Roberto Benigni e la regia di Beppe Recchia. C’è anche – prosegue Anastasio - chi volendo fare dell’ironia su di me e sul mio tg ha scritto "esilirante tg, one man show con il titolare che posizionava la telecamera sulla scrivania vuota, andava e iniziava a leggere notizie sul capoluogo. Quando si faceva tardi iniziava a sceglierle dicendo: questa non ve la leggo, tanto non ve ne importa niente…, forse l’hanno scritto per invidia, forse perché non capivano la genuinità e la spontaneità di una tv libera".  EMMANUEL RADIO TELEVISION  chiuse i battenti nel 1982, dopo nove anni indimenticabili e tante trasmissioni che trattavano argomenti di cultura, psicologia e conoscenza del nostro essere. "Le cause della chiusura furono molteplici. Innanzitutto vi era stata una contrazione della pubblicità, erano nati i network e molte altre emittenti locali, poi non potei più usare la sede di viale Mazzini dove ero in affitto. Ricordo che il proprietario dell’appartamento aveva bisogno di denaro liquido, per venirmi incontro mi propose di vendermi  l’immobile ma mi chiese circa 200 milioni di lire, cifra molto alta per quei tempi. Mi organizzai allora per traslocare in una sede più piccola e periferica, lavorai un paio di mesi per il trasloco, ma una frana in quel di Ancona fece dei danni ad una parte delle apparecchiature della radio e della tv.
Ciò che era rimasto degli impianti lo vendetti all’imprenditore edile Longarini (che era anche editore del quotidiano LA GAZZETTA DI ANCONA) che aveva deciso di investire del denaro nel campo televisivo. Dal 1988 al 1992 Anastasio lavora a Galassia Tv, un circuito di emittenti locali acquisite dal costruttore Longarini, che copriva l’intera regione Marche, Longarini aveva nel frattempo dato vita a Galassia TV. Anastasio su Galassia Tv conduce un programma di commento a fatti di costume che otterrà un grandissimo successo: "Il Tuttologo".
Ancora una volta, Anastasio è vittima dell’ironia, questa volta da parte della Gialappa’s Band che inserisce alcuni brani della sua trasmissione in onda su Galassia Tv all'interno del programma di Italia 1 "Mai dire TV". Ma Anastasio non se la prende a male, anzi arriva persino, nei periodi in cui "Il Tuttologo" non va in onda, a realizzare alcune puntate della trasmissione appositamente per la Gialappa's.
Conclusasi anche l’esperienza di Galassia Tv, si dedica alla realizzazione di video aziendali e all'insegnamento di dizione, recitazione e regia.
Dopo una lunga malattia, all'età di 85 anni, Sergio Emmanuele Anastasio si è spento ad Ancona il 23 febbraio 2016.
(Parzialmente tratto da www.storiaradiotv.it)


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