Credits:
Regia: Massimo Cerioni
Autori: Raffaello Crescini e Massimo Cerioni
Conduzione: Raffaello "Alvin" Crescini
Con: Paolo Benedettelli, Federico Marrazzo, Cristina Tilio
Assistente di studio: Paolo Giuliante
Riprese: Renato Luccioli
Mixer Video: Diego di Giuseppe
ALVIN SHOW fu la prima trasmissione di intrattenimento realizzata negli studi di Galassia TV o meglio nei corridoi di Galassia TV, ancor prima che la studio 1 venisse completato per questo la "scenografia" era molto semplice: un croma key sul quale venivano inseriti sfondi più o meno "psichedelici". La prima serie andò in onda nei primi mesi del 1988 ed era essenzialmente un programma nel quale Alvin, noto DJ di Radio Arancia e di numerose discoteche della riviera del Conero, presentava video musicali a richiesta. Nel dicembre dello stesso anno prese il via la seconda serie, molto più articolata: oltre ai soliti video all'interno del programma trovavano spazio alcune rubriche come "le grandi inchieste di Galassia TV" e "gli scoop di Tony Sandwich" (guardate un po' chi era ad interpretarlo...). Ovviamente sia le inchieste che gli scoop erano assolutamente farseschi (basta pensare che la prima inchiesta, condotta da Cristina Tilio, era una specie di sondaggio su cosa ne pensassero i marchigiani della possibilità di spostare il Natale dal 25 dicembre al 25 giugno...). Un altro appuntamento fisso quotidiano erano i filmati tratti dalla serie TV degli anni 60 e 70 "il pericolo è il mio mestiere", clip commentate da Alvin "al buio", cioè senza averle visionate in precedenza. La trasmissione fu realizzata a costo zero in quanto tutti i collaboratori, essendo gia dipendenti del gruppo, diedero il loro contributo a titolo assolutamente gratuito (i nomi delle "maestranze tecniche" che appaiono nei titoli di coda sono di pura fantasia così come inesistente è il "produttore esecutivo" di origini vagamente italo-americane Frank Papaleo). Rivedendolo a quasi 30 anni di distanza possiamo senz'altro affermare che questo programma, pur con i suoi errori di gioventù come l'eccessiva lunghezza di alcune gags e l'esiguità dei mezzi tecnico-finanziari a disposizione all'epoca, fu senz'altro un precursore di tante blasonate trasmissioni in onda oggi su alcune emittenti nazionali e realizzate con budget milionari.